giovedì 7 febbraio 2013

PENSIERI


                                                IL MIO “ESERCITO”

Credo di essere ormai quasi alla fine del mio lavorìo per promuovere il libro, tramite il passaparola, e posso farne un piccolo bilancio, a cominciare dal perché è stato necessario e cosa ha significato per me.
Il “successo” di questo libro, in primo luogo e nella fase iniziale, non dipenderà tanto dalla sua bontà, che conterà molto dopo la sua lettura per invogliare a consigliarlo, quanto dalla sua visibilità.
Il libro non è esposto nelle librerie Feltrinelli in cui è in vendita e deve essere ordinato, per cui si deve sapere che c’è, conoscerne titolo e autore e si deve avere un’idea dei contenuti e/o essere indotti a farlo per la curiosità di cosa ho scritto, per coloro e in primo luogo da voi, che mi avete conosciuto, in una delle diverse vite della mia esistenza, che si sono susseguite nell’arco di decenni, in luoghi e in circostanze e contesti molto diversi tra loro.
Tant’è che molti di voi sono sicuramente rimasti sorpresi nel leggere i miei cenni autobiografici : << non avrei mai creduto che avresti scritto un libro…di che parla?>> mi dice un amico d’infanzia
<<Prof. ho letto la sua locandina in IGD,con stupore, non avrei mai pensato che…>>scrive un mio ex alunno << ma chi te l’ha fatto fare>> mi chiede un compagno d’università<< la tua vicenda è ormai lontana, pensi che possa interessare ancora?>> scrive un collega dell’IGD, e potrei citarne diverse altre.
Ho potuto pubblicare il libro tramite uno dei tanti siti on line che pubblicano E-book, nel mio caso ilmiolibro.it, a cui si può ordinare come e-book o stampato, convenzionato con le librerie Feltrinelli, presso le quali si può ordinare (prezzo e-book 15,5, prezzo di copertina presso librerie feltrinelli 20,5 e con spedizione a domicilio tramite sito lafeltrinelli.it 17,42). Questa via, da un lato presenta il vantaggio per chiunque voglia pubblicare, di poterlo fare, a sue spese, senza dovere passare attraverso il giudizio di un critico letterario o editoriale; all’autore-editore spettano le inevitabili spese di editing ( la sua trascrizione in un formato adeguato, la foto in copertina, la scheda del libro ecc) e quelle eventuali per la sua pubblicità e  la promozione del libro; gli E-book, molto economici, hanno successo in particolare tra i giovani che vogliono spendere poco
A Il Mio Libro e Feltrinelli competono tutte le altre; di conseguenza, di fatto ne stabiliscono il prezzo, correlato anche al numero di pagine, in merito al quale mi si dice che non sono stato chiaro.
Il prezzo stabilito da Il Mio Libro, come E-book scaricato da Internet dal sito ilmiolibro.it , è 15 euro. Prezzo di copertina 20,5 euro.
Prezzo scontato del libro ordinato in libreria Feltrinelli è 17,42 euro, spedito a casa è di 18,45 euro   La quota che spetta a me è molto, molto bassa…io non ho ancora controllato la cifra esatta e non so se lo farò; non ho pubblicato il libro per fare soldi, gli scopi sono diversi e lo capirete leggendolo; ciò non toglie che sia  un riconoscimento assolutamente inadeguato per l’autore di un libro, un’opera di cultura.
E questo mi fa pensare al “riconoscimento” ricevuto per la mia scoperta scientifica , paragonato al suo valore e allo stipendio degli insegnanti, paragonato alla loro funzione o a quello della stragrande maggioranza delle pensioni dopo una vita di lavoro.
Questo sistema è a rischio zero per loro, qualora il libro risulti un flop ( insuccesso) e guadagni sicuri sulle vendite, tante o poche che siano, perché stampano solo su ordinazione.
Non sono neppure tenute a esporre copia o locandina del libro e questo, a mio parere, è un risparmio miope, perché limita molto le possibili vendite e il loro potenziale guadagno, a fronte di una spesa minima.
Queste sono le leggi del mercato

Veniamo al PASSAPAROLA, basato essenzialmente sul dare notizia del libro, a vostra discrezione, tramite la mia Comunicazione con la scheda del libro e i miei cenni autobiografici, ai conoscenti e amici, sui social network, sui blog, nelle scuole, all’Università di Pisa e nei luoghi di lavoro.
Una carissima giovane amica, alla quale mi sento legato da un affetto, direi paterno data la differenza d’età, senza il cui aiuto questo libro non avrebbe visto la luce, parafrasando la famosa canzone e, forse il mio modo di chiedere le cose quasi fossero ordini ( nelle mie intenzioni non lo sono affatto, in realtà chiedo aiuto), mi chiama Generale, nonostante le abbia detto che non lo sono stato neppure in passato, quando ero un “dirigente” politico, o un Presidente o un collega con proposte da approvare, e  comunque,casomai, ormai un Generale ormai senza esercito.
“L’esercito” a cui mi sono rivolto, chiedendo di fare passaparola, sono gli amici e compagni di esperienze di vita passata, in numero estremamente ridotto rispetto ai moltissimi che avevo e dei quali ho perso i tanti recapiti, nei traslochi di casa fatti; è presto detto :
-la figlia di un cugino per i parenti miei cugini e cugine e i loro figli, che in parte non mi hanno conosciuto;  un paio di amici d’infanzia, forse un sacerdote conosciuto da giovane cattolico del dissenso,per farlo sapere a Monsummano Terme, dove sono nato e vissuto fino alla laurea; questo significa l’esposizione della Comunicazione in biblioteca e in alcuni bar da me frequentati in passato 
-alcuni compagni d’università a Pisa, in particolare del corso di laurea in Chimica e, tramite loro, se vorranno, diversi altri e in alcune bacheche di corsi di laurea
-un collega ricercatore dell’Istituto Guido Donegani (IGD) di Novara, dove ho lavorato 20 anni, impegnato politicamente negli anni della “ lotta dura senza paura”, fino alla vicenda finita in cronaca; lui potrebbe essere il tramite per quei ricercatori IGD, in gran parte ormai pensionati
-alcuni compagni, allora giovani di LC di Arona, due o tre di  Verbania, mentre non sono ancora riuscito a mettermi in contatto con quelli di Novara; tramiti per le decine di militanti degli anni della “lotta dura senza paura”
-uno storico, tramite per i militanti di LC di Torino; un altro per la Lombardia  , con cui però ha perso i contatti ;una coppia di maestri di strada per  Napoli ; tramite loro qualcuno a livello nazionale…e questo è tutto della galassia di Lotta Continua di cui sono stato membro del Comitato Nazionale, dalla sua nascita allo scioglimento a Rimini. Tutti a casa. I sopravvissuti. Per alcuni fu una tragedia, altri fecero scelte tragiche per le loro vittime e per se stessi; moltissimi si ripresero una vita personale a cui , di fatto, avevano rinunciato o se ne dovettero inventare una nuova. Nella diaspora molti “dirigenti nazionali”si sono affermati in ambiti professionali diversi, in politica, nel giornalismo, come docenti universitari,in nuovi ambiti di intervento politico e sociale, per le indubbie capacità che avevano…almeno uno è passato nelle file del Berlusca; i militanti operai, in gran parte espulsi o usciti dalle grandi fabbriche fordiste , hanno lavorato nelle piccole o si sono messi in proprio, fino alla pensione o alla chiusura per la crisi.
-alcuni colleghi dell’ITIS L da Vinci di Borgomanero, del Cobianchi di Verbania e forse dell’Omar e del Fauser di Novara, dove ho avuto incarichi e supplenze; non so se riusciranno a contattarne altri dell’epoca in cui erano docenti precari nei CIP; forse trasmetteranno la Comunicazione ad altre scuole
- alcuni miei alunni del Leonardo da Vinci, che ne informeranno altri
-mia moglie e una sua collega maestra di scuola, per fare pervenire la Comunicazione nelle scuole in cui hanno lavorato, negli uffici postali di Arona, Borgomanero e Nebbiuno, dove vivo; mio figlio, ai suoi amici e amiche, surfisti e bagnini…se troverà il tempo
-la carissima mica di cui ho già detto, forse alla Scuola San Anna e Normale di Pisa, conoscenti e amici
- un mio ex alunno e figlio di una coppia di cari amici,ora pilota di rally che, se lo riterrà opportuno, potrebbe farmi da tramite in quel mondo di appassionati
-una coppia recente di sposi novelli, miei cari amici , che potrebbero essere un tramite, lei, nel Liceo di Pavia dove insegna e lui tra i parenti e amici ebrei
- dell’epoca in cui sono stato Presidente dei CIP, i miei contatti si riducono a meno di cinque; tra cui due cari amici che faranno il possibile per recuperare i loro contatti a livello nazionale e per la Sardegna ; con i Cip attuali sono in contatto con la Presidente e, a sua discrezione, con i CIP provinciali ele scuole in cui sono presenti; il CUB Scuola di Torino,  ha dato la sua disponibilità per Comunicati stampa; dai Cobas Scuola non ho notizie, una cara amica dei tempi dei Cip e su facebook, potrebbe fare qualcosa in merito
-tramite un pensionato ATA e una pensionata ex segretaria provinciale della CGIL Scuola di Novara, la mia Comunicazione potrà essere trasmessa in un ambito più vasto dello SPI e CGIL Scuola, come ho avuto conferma dall’attuale segretario provinciale; anche se su posizioni diverse, hanno infatti sempre riconosciuto e rispettato il mio impegno e la mia coerenza politica nella lotta in difesa della scuola pubblica e il diritto ad una istruzione qualificata e gratuita.
- gli  amici e visitatori della mia pagina su facebook , alcuni impegnati politicamente, i miei tweet su Twitter, ridotti a poche parole e i visitatori del mio blog, che sanno come la penso sul presente nel nostro paese
-un gruppo di studenti di Occupy Pisa, molto impegnati sul piano sociale, conosciuti in un paio delle loro assemblee in Piazza Dante; dato il loro impegno notevole non so se avranno tempo per fare passaparola

Ecco questo è tutto”l’esercito” potenziale su cui posso contare per il passaparola e non ho dubbi che molti  mi aiuteranno per quanto possono; perché credo di avere lasciato un buon ricordo per quello che ho fatto, anche se non sempre condiviso.
E’ un numero di persone, per ora ristretto, ma presenti in  alcuni ambiti  potenzialmente molto ampi.
Per me rimetterle insieme, incontrate e conosciute in epoche diverse, distanti tra loro decenni, in contesti e ambiti molto diversi,  ha significato ripensare alle mie diverse vite, farle riemergere dal mio passato, di cui conservo molti cari ricordi, immagini e impressioni, frammenti rimastimi di una memoria per i nomi, che non è mai stata un mio punto forte; scoprire infine di avere nuovi e recenti amici, oltre quelli del passato.
Ritrovarvi è stato un piacere, perché tramite i vostri volti ho rivisitato le mie vite appunto, ad una età in cui, di norma, le cose più importanti appartengono al passato

Il resto, quello che accadrà, non dipenderà più da me; so che dal numero ridotto di persone attuale, potrebbe diventare molto numeroso, dipenderà se il libro piacerà, se pensate che valga la pena darmi una mano in questa “mission impossible”.
Credo che buona parte di voi lo farà, semplicemente perché vi conosco e so di poterci contare.
Sui giovani, più che conosciuti, incontrati mesi fa a Pisa e fortemente impegnati nel sociale ai quali , nei due brevi interventi fatti, devo essere sembrato alquanto estemporaneo per quello che proponevo,  forse patetico, faccio affidamento sulla comunanza di ideali che mi ricordano di me alla loro età

Sarò felice di avere in seguito vostre notizie.
Per ora auguro buon lavoro, buon studio, il raggiungimento degli obiettivi che perseguite e una vita serena per chi è in pensione
Buona lettura
Antonio Marraccini

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