IL MIO “ESERCITO”
Credo di essere ormai quasi alla
fine del mio lavorìo per promuovere il libro, tramite il passaparola, e posso
farne un piccolo bilancio, a cominciare dal perché è stato necessario e cosa ha
significato per me.
Il “successo” di questo libro, in
primo luogo e nella fase iniziale, non dipenderà tanto dalla sua bontà, che
conterà molto dopo la sua lettura per invogliare a consigliarlo, quanto dalla
sua visibilità.
Il libro non è esposto nelle librerie
Feltrinelli in cui è in vendita e deve essere ordinato, per cui si deve sapere
che c’è, conoscerne titolo e autore e si deve avere un’idea dei contenuti e/o
essere indotti a farlo per la curiosità di cosa ho scritto, per coloro e in
primo luogo da voi, che mi avete conosciuto, in una delle diverse vite della
mia esistenza, che si sono susseguite nell’arco di decenni, in luoghi e in
circostanze e contesti molto diversi tra loro.
Tant’è che molti di voi sono
sicuramente rimasti sorpresi nel leggere i miei cenni autobiografici : <<
non avrei mai creduto che avresti scritto un libro…di che parla?>> mi
dice un amico d’infanzia
<<Prof. ho letto la sua
locandina in IGD,con stupore, non avrei mai pensato che…>>scrive un mio
ex alunno << ma chi te l’ha fatto fare>> mi chiede un compagno
d’università<< la tua vicenda è ormai lontana, pensi che possa
interessare ancora?>> scrive un collega dell’IGD, e potrei citarne
diverse altre.
Ho potuto pubblicare il libro
tramite uno dei tanti siti on line che pubblicano E-book, nel mio caso
ilmiolibro.it, a cui si può ordinare come e-book o stampato, convenzionato con
le librerie Feltrinelli, presso le quali si può ordinare (prezzo e-book 15,5, prezzo di copertina presso librerie feltrinelli 20,5 e con spedizione a domicilio tramite sito lafeltrinelli.it 17,42). Questa via, da un lato presenta il vantaggio
per chiunque voglia pubblicare, di poterlo fare, a sue spese, senza dovere
passare attraverso il giudizio di un critico letterario o editoriale;
all’autore-editore spettano le inevitabili spese di editing ( la sua
trascrizione in un formato adeguato, la foto in copertina, la scheda del libro
ecc) e quelle eventuali per la sua pubblicità e la promozione del libro; gli E-book, molto
economici, hanno successo in particolare tra i giovani che vogliono spendere
poco
A Il Mio Libro e Feltrinelli
competono tutte le altre; di conseguenza, di fatto ne stabiliscono il prezzo,
correlato anche al numero di pagine, in merito al quale mi si dice che non sono
stato chiaro.
Il prezzo stabilito da Il Mio
Libro, come E-book scaricato da Internet dal sito ilmiolibro.it , è 15 euro.
Prezzo di copertina 20,5 euro.
Prezzo scontato del libro
ordinato in libreria Feltrinelli è 17,42 euro, spedito a casa è di 18,45 euro La
quota che spetta a me è molto, molto bassa…io non ho ancora controllato la
cifra esatta e non so se lo farò; non ho pubblicato il libro per fare soldi,
gli scopi sono diversi e lo capirete leggendolo; ciò non toglie che sia un riconoscimento assolutamente inadeguato
per l’autore di un libro, un’opera di cultura.
E questo mi fa pensare al
“riconoscimento” ricevuto per la mia scoperta scientifica , paragonato al suo
valore e allo stipendio degli insegnanti, paragonato alla loro funzione o a
quello della stragrande maggioranza delle pensioni dopo una vita di lavoro.
Questo sistema è a rischio zero
per loro, qualora il libro risulti un flop ( insuccesso) e guadagni sicuri sulle
vendite, tante o poche che siano, perché stampano solo su ordinazione.
Non sono neppure tenute a esporre
copia o locandina del libro e questo, a mio parere, è un risparmio miope,
perché limita molto le possibili vendite e il loro potenziale guadagno, a fronte
di una spesa minima.
Queste sono le leggi del mercato
Veniamo al PASSAPAROLA, basato
essenzialmente sul dare notizia del libro, a vostra discrezione, tramite la mia
Comunicazione con la scheda del libro e i miei cenni autobiografici, ai
conoscenti e amici, sui social network, sui blog, nelle scuole, all’Università
di Pisa e nei luoghi di lavoro.
Una carissima giovane amica, alla
quale mi sento legato da un affetto, direi paterno data la differenza d’età,
senza il cui aiuto questo libro non avrebbe visto la luce, parafrasando la
famosa canzone e, forse il mio modo di chiedere le cose quasi fossero ordini (
nelle mie intenzioni non lo sono affatto, in realtà chiedo aiuto), mi chiama
Generale, nonostante le abbia detto che non lo sono stato neppure in passato,
quando ero un “dirigente” politico, o un Presidente o un collega con proposte
da approvare, e comunque,casomai, ormai un
Generale ormai senza esercito.
“L’esercito” a cui mi sono
rivolto, chiedendo di fare passaparola, sono gli amici e compagni di esperienze
di vita passata, in numero estremamente ridotto rispetto ai moltissimi che
avevo e dei quali ho perso i tanti recapiti, nei traslochi di casa fatti; è
presto detto :
-la figlia di un cugino per i
parenti miei cugini e cugine e i loro figli, che in parte non mi hanno
conosciuto; un paio di amici d’infanzia,
forse un sacerdote conosciuto da giovane cattolico del dissenso,per farlo
sapere a Monsummano Terme, dove sono nato e vissuto fino alla laurea; questo
significa l’esposizione della Comunicazione in biblioteca e in alcuni bar da me
frequentati in passato
-alcuni compagni d’università a
Pisa, in particolare del corso di laurea in Chimica e, tramite loro, se
vorranno, diversi altri e in alcune bacheche di corsi di laurea
-un collega ricercatore
dell’Istituto Guido Donegani (IGD) di Novara, dove ho lavorato 20 anni,
impegnato politicamente negli anni della “ lotta dura senza paura”, fino alla
vicenda finita in cronaca; lui potrebbe essere il tramite per quei ricercatori
IGD, in gran parte ormai pensionati
-alcuni compagni, allora giovani
di LC di Arona, due o tre di Verbania,
mentre non sono ancora riuscito a mettermi in contatto con quelli di Novara;
tramiti per le decine di militanti degli anni della “lotta dura senza paura”
-uno storico, tramite per i
militanti di LC di Torino; un altro per la Lombardia , con cui però ha perso i contatti ;una
coppia di maestri di strada per Napoli ;
tramite loro qualcuno a livello nazionale…e questo è tutto della galassia di
Lotta Continua di cui sono stato membro del Comitato Nazionale, dalla sua
nascita allo scioglimento a Rimini. Tutti a casa. I sopravvissuti. Per alcuni
fu una tragedia, altri fecero scelte tragiche per le loro vittime e per se
stessi; moltissimi si ripresero una vita personale a cui , di fatto, avevano
rinunciato o se ne dovettero inventare una nuova. Nella diaspora molti
“dirigenti nazionali”si sono affermati in ambiti professionali diversi, in
politica, nel giornalismo, come docenti universitari,in nuovi ambiti di
intervento politico e sociale, per le indubbie capacità che avevano…almeno uno
è passato nelle file del Berlusca; i militanti operai, in gran parte espulsi o
usciti dalle grandi fabbriche fordiste , hanno lavorato nelle piccole o si sono
messi in proprio, fino alla pensione o alla chiusura per la crisi.
-alcuni colleghi dell’ITIS L da
Vinci di Borgomanero, del Cobianchi di Verbania e forse dell’Omar e del Fauser
di Novara, dove ho avuto incarichi e supplenze; non so se riusciranno a
contattarne altri dell’epoca in cui erano docenti precari nei CIP; forse
trasmetteranno la Comunicazione ad altre scuole
- alcuni miei alunni del Leonardo
da Vinci, che ne informeranno altri
-mia moglie e una sua collega
maestra di scuola, per fare pervenire la Comunicazione nelle scuole in cui hanno
lavorato, negli uffici postali di Arona, Borgomanero e Nebbiuno, dove vivo; mio
figlio, ai suoi amici e amiche, surfisti e bagnini…se troverà il tempo
-la carissima mica di cui ho già
detto, forse alla Scuola San Anna e Normale di Pisa, conoscenti e amici
- un mio ex alunno e figlio di
una coppia di cari amici,ora pilota di rally che, se lo riterrà opportuno,
potrebbe farmi da tramite in quel mondo di appassionati
-una coppia recente di sposi novelli,
miei cari amici , che potrebbero essere un tramite, lei, nel Liceo di Pavia
dove insegna e lui tra i parenti e amici ebrei
- dell’epoca in cui sono stato
Presidente dei CIP, i miei contatti si riducono a meno di cinque; tra cui due
cari amici che faranno il possibile per recuperare i loro contatti a livello
nazionale e per la Sardegna ; con i Cip attuali sono in contatto con la
Presidente e, a sua discrezione, con i CIP provinciali ele scuole in cui sono
presenti; il CUB Scuola di Torino, ha
dato la sua disponibilità per Comunicati stampa; dai Cobas Scuola non ho
notizie, una cara amica dei tempi dei Cip e su facebook, potrebbe fare qualcosa
in merito
-tramite un pensionato ATA e una
pensionata ex segretaria provinciale della CGIL Scuola di Novara, la mia
Comunicazione potrà essere trasmessa in un ambito più vasto dello SPI e CGIL
Scuola, come ho avuto conferma dall’attuale segretario provinciale; anche se su
posizioni diverse, hanno infatti sempre riconosciuto e rispettato il mio
impegno e la mia coerenza politica nella lotta in difesa della scuola pubblica
e il diritto ad una istruzione qualificata e gratuita.
- gli amici e visitatori della mia pagina su
facebook , alcuni impegnati politicamente, i miei tweet su Twitter, ridotti a
poche parole e i visitatori del mio blog, che sanno come la penso sul presente
nel nostro paese
-un gruppo di studenti di Occupy
Pisa, molto impegnati sul piano sociale, conosciuti in un paio delle loro
assemblee in Piazza Dante; dato il loro impegno notevole non so se avranno
tempo per fare passaparola
Ecco questo è tutto”l’esercito”
potenziale su cui posso contare per il passaparola e non ho dubbi che molti mi aiuteranno per quanto possono; perché credo
di avere lasciato un buon ricordo per quello che ho fatto, anche se non sempre
condiviso.
E’ un numero di persone, per ora ristretto,
ma presenti in alcuni ambiti potenzialmente molto ampi.
Per me rimetterle insieme,
incontrate e conosciute in epoche diverse, distanti tra loro decenni, in
contesti e ambiti molto diversi, ha
significato ripensare alle mie diverse vite, farle riemergere dal mio passato, di
cui conservo molti cari ricordi, immagini e impressioni, frammenti rimastimi di
una memoria per i nomi, che non è mai stata un mio punto forte; scoprire infine
di avere nuovi e recenti amici, oltre quelli del passato.
Ritrovarvi è stato un piacere,
perché tramite i vostri volti ho rivisitato le mie vite appunto, ad una età in
cui, di norma, le cose più importanti appartengono al passato
Il resto, quello che accadrà, non
dipenderà più da me; so che dal numero ridotto di persone attuale, potrebbe
diventare molto numeroso, dipenderà se il libro piacerà, se pensate che valga
la pena darmi una mano in questa “mission impossible”.
Credo che buona parte di voi lo
farà, semplicemente perché vi conosco e so di poterci contare.
Sui giovani, più che conosciuti,
incontrati mesi fa a Pisa e fortemente impegnati nel sociale ai quali , nei due
brevi interventi fatti, devo essere sembrato alquanto estemporaneo per quello
che proponevo, forse patetico, faccio
affidamento sulla comunanza di ideali che mi ricordano di me alla loro età
Sarò felice di avere in seguito
vostre notizie.
Per ora auguro buon lavoro, buon
studio, il raggiungimento degli obiettivi che perseguite e una vita serena per
chi è in pensione
Buona lettura
Antonio Marraccini
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