domenica 29 gennaio 2012

ALLORE CHESI DEVE FARE?

Tutto comincia con la decisione della UE o meglio della troiika FMI, BCE. Banca di Francoforte, di combattere la crisi nata a Wall Street ed esportata in Europa,di imporre misure di austerità basate sul pareggio di bilancio e della crescita, per evitare la bancarotta dell’Italia.
A questo scopo Napoletano “impone” un governo non eletto,  guidato da tecnici espressi dalle banche, con la politica ridotta ad un ruolo subalterno. In pratica Napoletano non si comporta da Garante della Costituzione, l’Italia diventa un paese a sovranità limitata e la democrazia sospesa.
Monti in soli 10 giorni approva le misure shok che aumentano le tasse per chi le paga già per tutti e alzano l’età per andare in pensione,  e preclude quindi la pensione ai giovani precari, che non riusciranno mai a maturare 67 anni di contributi per cui saranno costretti a pagarsi una pensione privatamente. Inizia quindi lo smantellamento dell’INPS, nella logica di ridurre drasticamente le competenze sociali dello Stato.
Sono misure ideologiche neoliberiste e quindi politiche, a loro dire indispensabili per il pareggio di bilancio e la successiva crescita. Mentono spudoratamente. Il deficit di bilancio non cala, viceversa cresce e passa da circa19000 miliardi di euro a 1950 miliardi di euro, per gli alti interessi da pagare sui titoli di  stato, per cui, con lo spread a questi livelli continuerà a crescere.
Ma allora a che servono realmente?
In realtà assieme a quelle prese dal Cav, sono misure che hanno l’obiettivo di aumentare il divario nella distribuzione della ricchezza prodotta col lavoro. Una distribuzione già vergognosamente iniqua resa ancora più iniqua.  A conferma di questo Monti, fa marcia indietro sulle annunciate liberalizzazioni, sulla tassazione dei grandi patrimoni e transazioni finanziarie, compresi quelli della Chiesa, ad eccezione dei luoghi di solo culto.Non attua una vera lotta all’evasione fiscale, impone sanzioni ridicole per il rientro dei capitali “ scudai”, non ha affatto fretta di fare accordi con i paradisi fiscali, come hanno fatto Francia e Inghilterra. Non tocca né la corruzione né i privilegi della casta politica e di tutte le caste corporative . In pratica agisce in piena continuità col governo Berlusconi, che può metterlo in crisi quando vuole o gli conviene.
Quindi i sacrifici che hanno fatto piangere il ministro coccodrillo non servivano allo scopo dichiarato.
Veniamo alla crescita : è da c.a un decennio che la nostra produzione non aumenta più del 0,2 % all’anno e con la recessione in atto è crollata, per ora , di oltre il 9%. Ma c’è di più e più preoccupante. Nel quarantennio passato la casta padrona,dirigente e politica ha chiuso, smmbrato e venduto a imprese estere tutte le grandi imprese ad elevata tecnologia, indispensabili per competere sui mercati nella globalizzazione, ad eccezione della FIAT, che col Mr sedicente metalmeccanico sta smembrando la FIAT, in analogia con quanto fatto da Gardini, sedicente contadino, delegato dai Ferruzzi, commercianti in granaglie, con la Montedison , prima spartita con ENI, trattenendo i “gioielli” per se, poi tutti venduti a Corporation estere per cui, dal 2001, Con la cessione di Ausimont, Montedison non esiste più : siamo così usciti dalla farmaceutica, dalla chimica dei materiali speciali e nuovi, dal polipropilene per il quale Natta aveva preso il Nobel ecc.. La conseguenza è che in Italia non si potrà più fare Ricerca e Sviluppo industriale né quindi Innovazione per essere competitivi nei settori strategici. Col 94% del tessuto produttivo costituito da piccole fabbriche, non potremo avere alcuna crescita né ora né in futuro e saremo ridotti a competere, tranne alcune eccezioni e in alcune nicchie di mercato, con le imprese delle Zone di Produzione cinesi,asiatiche e le maquilladoras messicane, a costi bassissimi, senza alcuna tutela sindacale.
Del resto la realtà di lavoro dei precari in tutti i settori non è molto diversa : disparità dei diritti a fronte dei pari doveri, licenziabilità senza giusta causa, niente diritto alla cassa integrazione, niente assegno sociale di cittadinanza da disoccupati, come gli “ esodati” che, terminata la cassa integrazione, non avranno diritto alla pensione, saranno disoccupati
Questi dati circa la realtà produttiva del Paese i mercati li conoscono per cui il bluff è rivolto all’interno del paese, perché con la scusa di una crescita fantasma, attaccano la spesa pubblica, non certo per razionalizzarla, ma per renderla appetibile alla privatizzazione.
Quindi niente pareggio di bilancio né crescita con la prospettiva di diventare una colonia industriale di assemblaggio. L’origine strutturale della crisi delle piccole fabbriche è questa, a cui si aggiunge la mancanza di crediti bancari ed il mancato pagamento dei debiti da parte dello Stato.
Siamo quindi di fronte a menzogne che nascondono  uno scontro di classe senza precedenti alle condizioni di vita e di lavoro dei ceti meno abbienti, continuando a proporre-imporre le loro ricette recessive e di tagli allo stato sociale, che ci hanno portato a questa situazione, dalla quale non usciremo subendo queste misure. Ci stanno togliendo un futuro fatto di speranza, equità, giustizia sociale e imponendo un futuro di insicurezza crescente, di paura, di impoverimento, di guerra tra poveri. Un futuro che in Europa rivede la comparsa della destra neonazista e che col crollo dell’euro, già messo nel conto da alcune grandi banche americane e da diversi opinionisti, potrebbe portare alla scomparsa dell’euro , alla frammentazione dell’Europa in staterelli in conflitto tra loro,a lotte interetniche, a vere e proprie guerre civili. E’ una prospettiva da prendere in considerazione seriamente, visto, ad esempio quello che stanno facendo alla Grecia e ora alla Spagna , grazie all’egoismo miope della Merkel
Come si vede la posta in gioco in questo scontro di classe è molto alta e pericolosa. Vista la situazione nel nostro paese , dove il pagamento del pizzo sostituisce quello delle tasse, per l’elevata presenza della criminalità organizzata e i suoi intrecci col potere, dove un euro su tre è riciclato, non è affatto da escludere che ci si avvii verso una <<Economia canaglia>> come la chiama Loretta Napoleoni. Siamo già sulla buona strada se teniamo conto che una delle “ difficoltà” della lotta alla mafia era costituita dal fatto che la sua economia era stimata in circa 10.000 miliardi di lire
Per questo occorre prendere atto della situazione ,rispondere sullo stesso piano e allo stesso livello E’ venuto il momento in cui  andare oltre le lotte su obiettivi parziali e particolari, verso obiettivi generali, proposte unitarie  e  unificanti. sia politiche che economiche e finanziarie . 
Si tratta di delineare un Programma Politico che metta in discussione l’attuale modello di sviluppo neoliberista, teso ad eliminare le anomalie del Paese, che metta al primo posto i bisogni dei cittadini, facendo proposte e  richieste concrete, per fare pagare i costi della crisi a chi non ha mai pagato e a chi l’ha generata. Dicono che per fare questo mancano le risorse. Mentono spudoratamente I soldi ci sono : basta una seria lotta all’evasione fiscale ( 120 miliardi di euro), alla corruzione ( 80 miliardi di euro) al lavoro sommerso ( 500 miliardi di euro) ai costi e ai privilegi della casta politica, ai grandi patrimoni e transazioni patrimoniali, ai privilegi e costi della Chiesa, ad eccezione dei luoghi di culto, alla confisca dei beni mafiosi e in definitiva basta fare come nei paesi scandinavi o negli USA , dove per evasione si va in galera.
Indignarsi, lottare per il perseguimento di obiettivi specifici e particolari, è giusto ma non basta.
Dobbiamo dare la parola ai cittadini per farli diventare soggetti attivi che tornano a fare politica dal basso, perchè non hanno altri modi di fare sentire la propria voce, le proprie richieste e proposte, a partire dai propri bisogni. I cittadini diventano così soggetto politico propositivo, che fa politica dal basso,in modo diverso, nuovo, senza delegare, con milioni di firme, che hanno il significato di condivisione e assunzione di responsabilità. Si liberano così dal  ricatto elettorale della casta partitica, che chiedono deleghe in bianco.
E’ un Programma inaccettabile per le caste, non trattabile ed è giusto che sia così
Le caste politiche, dirigenti e corporative non possono cambiare il sistema che hanno creato e gestito per la tutela dei loro privilegi e hanno portato a questa situazione. Non spetta a loro farlo. Spetta a noi cittadini che paghiamo per tutti i costi della crisi .
Milioni di firme, sono un  pronunciamento politico che nessuno può eludere. Non sono alternative agli obiettivi, alle manifestazioni e in generale alle forme di lotta che si stanno esprimendo le varie componenti del movimento,in tutto il Paese. Sono complementari e si rafforzano a vicenda. Le firme possono essere gestite da tutte le componenti a sostegno delle loro richieste e proposte specifiche. La diversità delle anime del movimento costituisce una ricchezza  da potenziare con le firme.
 Accanto alle firme occorre affiancare forme di lotta eclatanti, in grado di durare nel tempo, non escluso il presidio del Palazzo, uno sciopero della fame in Piazza Monte Citorio e nelle grandi città. A staffetta di una settimana per ogni delegazione. Il Movimento unitario ha i numeri e la forza per farlo
Significa aprire una lunga campagna elettorale del Movimento dei  Cittadini che pagano le tasse e i costi della crisi per tutti. Autogestita, indipendente, senza deleghe in bianco a sedicenti leader populisti e demagoghi, che denunciano la situazione ma non fanno proposte di sorta e che hanno mostrato caratteri xenofobi, per cui non si sa che cosa altro possano tirare fuori dal loro cilindro, né a quali alleanze saranno disponibili. Con il movimento 5 stelle cerchiamo un confronto aperto sui nostri obiettivi, proposte e cose da fare..
Dobbiamo e vogliamo essere un’alternativa all’astensione impotente, che si profila massiccia e al discredito della casta politica e dirigente, ma inefficace contro il ricatto elettorale dei partiti e delle caste, che non lasciano per ora alternative all’astensione o alla protesta priva di un programma  e il nostro Programma le firme costituiscono un impegno in questo senso.
Una campagna per una rinascita dal basso della democrazia partecipativa, in un paese doive la democrazia è sospesa, ostaggio delle banche e merce in vendita sul mercato.
 Non dimentichiamo come finì la Repubblica di Vaimar. I mostri possono tornare, anche se con nuove vesti 
L’establishment farà muro contro ogni richiesta particolare, che non sia da loro gestibile nell’ambito dei loro piani, attraverso compromessi utili a loro. Sotto questo profilo la lotta, contro un governo di centrodestra, per ogni obiettivo particolare è destinata alla sconfitta. Non vi possono essere illusioni in proposito. Alle prossime elezioni politiche non è affatto escluso la discesa in campo di qualche grosso calibro che si riproponga leader-duce di una coalizione di centro destra, con nuove mirabolanti promesse.
Già gli italiani nei momenti di crisi hanno creduto e seguito Mussolini che portò il paese alla tragedia, poi hanno creduto al suo emulo farsesco e alle sue promesse che ci hanno portato sull’orlo del disastro, per cui i timori che seguano un altro leader-duce sono molto realistici. Anche il gioco delle alleanze potrebbe rivelare sorprese. Infine non si sa quando ci saranno le elezioni, visto che il berlusca può mettere in crisi il governo quando vuole né con quale legge elettorale
C’è molta confusione sotto il cielo ma la situazione non è affatto eccellente. Anzi, direi preoccupante
Diversa è la situazione per i milioni di firme a sostegno di un Programma Politico,per loro 
di per se inaccettabile perché comporterebbe il loro suicidio.Le nostre non sono l’insieme di singole proposte su cui trattare.  Il Programma Politico Apartitico Unitario dei Cittadini, dalle caste e dal potere non si aspetta alcuna “concessione” parziale, perché non spetta a loro cambiare il sistema che loro hanno costruito per la tutela dei loro privilegi I loro privilegi e il loro potere devono essere aboliti, devono lasciare il posto ad un’altra classe dirigente, espressa dai cittadini e a sostegno della Programma
Sotto questo profilo credo si possa parlare della messa all’ordine del giorno di un processo rivoluzionario democratico non violento, una rivoluzione culturale , economica, finanziaria, istituzionale, per cambiare lo stato delle cose e noi stessi
Di fatto milioni di firme hanno il significato di una confrontation, di un contrapposizione netta, di una messa in discussione totale del loro ruolo e del loro potere
E’ una proposta che può essere estesa a tutti i paesi europei, in particolare a quelli della fascia mediterranea. La raccolta  di firme, può coinvolgere luoghi di studio e di lavoro, interi settori di precariato, nel commercio, nella piccola industria, nell’edilizia, nell’agricoltura, nel turismo, nelle libere professioni,  che sono estremamente dispersi,in cui una lotta  è difficilmente organizzabile. Nella Sanità, nelle Poste, nelle Scuole,nell’Università e nelle piazze ci sono già esperienze di raccolta di firme. La raccolta di milioni di firme si può fare
Occorrono fondi che possono essere reperiti con una Sottoscrizione Nazionale e soprattutto con spettacoli e iniziative culturali, senza escludere possibili donazioni e aste di opere artistiche.
Non è utopia. Dare l’assalto al cielo si può. La forza della ragione non basta. Occorre la forza di milioni di cittadini, dentro e fuori dai luoghi di lavoro. Questo è quello che ho capito dal mio passato politico. SE NON ORA QUANDO? ADESSO!!!
Antonio Marraccini, pensionato con un passato politico


Da Berlusconi a Monti: facciamo il punto


La UE ci chiede misure per la riduzione del debito pubblico e il pareggio di bilancio entro il 2013 e per la crescita produttiva. Il duo Sarkò e Angela pongono inoltre altre condizioni, . Cosa che non potevano fare perché il come raggiungere gli obiettivi è di competenza dei governi degli Stati Nazionali.
Berlusconi, un Premier non eleggibile per legge nei paesi europei, per il palese conflitto di interessi, accetta le condizioni, perché le condivide. Così facendo l’Italia viene ridotta a Paese a sovranità limitata e vara  misure di tagli allo stato sociale, per 135 miliardi di euro.
Ma il Cav è impresentabile in Europa, il duo Sarkò e Angela non lo ricevono neppure, poi ci sono i costi che le imprese del Cav  paga per lo spread,che ha portato ai massimi. Si dimette .
Napoletano esclude elezioni anticipate e impone di fatto Monti. Non agisce da garante della Costituzione, che prevede governi  dopo elezioni politiche. Per evitare la bancarotta, dice
Intanto una bancarotta italiana era ed è da escludere per l’ effetto domino, con  la liquidazione dell’euro, della UE e dello stesso mercato comune europeo.Un esito che la UE non può permettersi, pena il suicidio.
Le elezioni anticipate non avrebbero quindi comportato la  bancarotta. Cosa che del resto non è avvenuta in Spagna. Avremmo pagato un prezzo più alto di quello che ci hanno fatto pagare con i 180 miliardi di misure recessive, contro la crescita e il taglio dello Stato sociale, che non riducono il debito pubblico, che viceversa aumenta, per  gli interessi che paghiamo sui titoli di stato e per la mancata crescita.? NO.. Il costo della crisi lo avremmo potuto fare  pagare a chi non ha mai pagato
Il governo viene ratificato dal trio PDL,UDC,PD, senza alcun mandato degli elettori. Ennesimo sopruso della casta politica, eletta a “ scatola chiusa”, su liste imposte dalle segreterie.
Siamo l’unico paese europeo con un governo guidato da un premier e da un pool di economisti, non eletto dal  Parlamento dopo elezioni politiche, espressione diretta  delle banche e della finanza , che accetta e segue  le direttive che arrivano dalla UE, dal duo, conferma l’Italia come Paese a sovranità limitata , opera scelte ideologiche neoliberiste recessive e taglio dello Stato sociale, e quindi politiche, per cui non è affatto un governo tecnico, super partes , bensì politico.
Non siamo più una democrazia rappresentativa. Siamo passati da una plutocrazia delle caste corporative, eletta dal popolo, ad una plutocrazia delle caste corporative e tecnocratica, espressione diretta delle banche e della finanza, non eletta.
 La democrazia è diventata una merce sui mercati, il cui andamento ne determina le sorti, tramite il rating dettato dalle grandi banche private anglo-americane e le speculazioni finanziarie
Monti sul piano economico opera in piena continuità col Cav, che è in grado di metterlo in crisi, qualora adotti misure in contrasto con gli interessi suoi e delle corporazioni di cui tutela i privilegi
Sono passati da Forza Italia a Salva Italia a Cresci Italia : c’è continuità anche negli slogan.
Per le misure lacrime e sangue contro chi paga le tasse per tutti, agisce in fretta, con misure in perfetto stile Shok Economy, per annichilire e impedire ogni reazione della popolazione. I sindacati che dovrebbero tutelare i ceti meno abbienti non muovono un dito. Il PD è complice subalterno
Dice che per le misure ha avuto il consenso del Parlamento. Vero. E dei cittadini. Falso perché nessuno li ha consultati . Se dura fino a fine legislatura, non sono da escludere nuove misure analoghe a quelle fatte. Vedasi quello che succede in Grecia, che dopo avere adottato le misure è sull’orlo della bancarotta Lui ha recuperato la credibilità del Paese in Europa sulla nostra pelle
Quando ne prospetta di diverse iniziano i problemi. Fa marcia indietro Vedasi asta delle reti televisive, tassa sui grandi patrimoni e IMU sui beni della Chiesa, non di solo culto.
Sulle  liberalizzazioni, non a caso iniziate dal basso invece che dall’alto, senza fretta tratta con le corporazioni,rappresentate in Parlamento trasversalmente..

Le misure , fatte in gran parte di altre tasse, riduzione dei redditi  e tagli dello Stato sociale,, sono recessive, cioè comportano riduzione dei consumi, della produzione e quindi chiusura di fabbriche, cassa integrazione e licenziamenti con ulteriore riduzione dei consumi ecc , in una spirale che si auto alimenta.
Parlano di misure per la crescita . Mentono spudoratamente e i mercati lo sanno Dopo 10 anni di stagnazione siamo in una lunga recessione  La crescita non ci sarà. Chi dovrebbe garantirla? Il 95% del nostro apparato produttivo fatto da piccole fabbriche? L’assenza delle grandi imprese a tecnologia avanzata, le uniche in grado di fare innovazione competitiva, tutte distrutte o smembrate e cedute all’estero? L’auto in crisi, con Marchionne che ha smembrato la Fiat, per poterla vendere, come fece Gardini con la Montedison ? Il turismo dopo i crolli di Pompei e la criminale tragedia della Concordia, immagine dell’Italia? Non scherziamo.
In conclusione il debito pubblico aumenta perché lo spread non cala. Il pareggio di bilancio non ci sarà, a meno che non varino misure di tagli drastici della Sanità, Istruzione, Università ecc.; la crescita non ci sarà. Ci sarà la decrescita, la fuga delle imprese e dei capitali all’estero: a questo ci hanno  portato Berlusconi e Monti   
Dal permanere di Monti ne trarrà beneficio il PDL, per rilegittimarsi alla guida del Paese, cosa che il Cav ha già chiesto.  L’ UDC, per il ruolo di ago della bilancia a cui aspira alle prossime elezioni,aspettando la discesa in campo di  big, ad esempio Montezemolo,  e i trasfughi dal PDL e dal PD.
Quest’ultimo pagherà un caro prezzo elettorale. Affari suoi. Ma sulla pelle dei lavoratori, dei precari, dei pensionati, dei ceti meno abbienti Dice di averlo fatto per il bene del Paese, cioè dei cittadini, che  non  ha consultati, né lo avevano votato per fare questa sorta di “ compromesso storico” sulla loro pelle. Si conferma così la sua vocazione, sin dal dopo guerra,a fare il porta acqua gregario per i governi prima democristiani, poi “tecnici” degli anni ‘90 ora per Monti.
L’opposizione della Lega è puramente strumentale, dopo il suo appoggio al Cav fino alla fine,che ha portato il Paese sull’orlo del baratro. Dopo la sua fine, col voto sul mafioso Cosentino 
Le elezioni, la triade e Napoletano non le vogliono, perché ne hanno paura Vedasi il vergognoso pronunciamento della Corte Costituzionale, costituita per metà da ex parlamentari, contro l’abrogazione del “porcellum”, una riforma elettorale non la faranno. Allora ridare la parola ai cittadini è giusto, è necessario, per ripristinare le regole della democrazia rappresentativa.
Occorre aprire la campagna elettorale sulle richieste dei cittadini che pagano le tasse per tutti, operai, precari,  disoccupati,  pensionati, e dei ceti meno abbienti.
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CAPITALIMO NEOLIBERISTA E CRISI


Perché è potuto accadere quello che sta accadendo in Europa?
Il neoliberismo innanzi tutto significa deregolamentazione delle banche e dei mercati, privatizzazioni, taglio allo Stato sociale, manovre recessive, arricchimento dei ricchi e impoverimento di tutti gli altri. Come disse Reagan << lo Stato non è la soluzione. E’ il problema>> da qui l’indebolimento di tutte le prerogative e delle funzioni dello Stato, fino alla sua virtuale estinzione, col dominio assoluto delle Corporation
E’ bene ricordare che il neoliberismo fa la sua comparsa nel 1973, col golpe di Pinochet,  abbinato alle pratiche di tortura dei manuali CIA  per annientare l’opposizione e la  capacità di reagire delle popolazioni sotto shok, per fare tabula rasa dello stato sociale e dei diritti sindacali e civili.
Questo schema si è ripetuto in Argentina con Menem, cacciato a furor di popolo, in Polonia portando alla scomparsa di Solidarnosch che lo aveva accettato, in Sud Agrica dove i neri hanno avuto il potere politico mentre quello economico è rimasto totalmente ai bianchi, in Russia con Ieltsin che cannoneggia il Parlamento e fa nascere il capitalismo mafioso e degli oligarchi del partito, in Cina col massacro di Tien Amen, in Iraq,ecc. ecc.fino ai disastri  dello tsunami in Srli Lanka, sfruttati per allontanare i pescatori dalle coste, a New Orleans con l’uragano Katrina , con l’uso che ne ha fatto Bush
E’ una storia trentennale documentata dal libro “Shok Economy” di Naomi Klein
 Fino ad arrivare all’ oggi in Europa, senza tortura, ma col terrorismo mass mediatico, per gli stessi scopi
Sempre ha agito in fretta, per non dare tempo alle opposizioni e alle popolazioni di rendersi conto e di reagire. Esattamente come ha fatto Monti.con le misure prese in dieci giorni
Oltre che in diversi colpi di statoli neoliberismo si  è sempre abbinato alla riduzione dei diritti civili, di eguaglianza e della democrazia, perché il neoliberismo è incompatibile con la democrazia, delle pari opportunità per tutti,. dell’equa distribuzione della ricchezza prodotta e la riduzione delle disuguaglianze sociali.
Il capitalismo l neoliberista non ha mai permesso di uscire dalle crisi, che viceversa provoca e acuisce con  politiche che arricchiscono i ricchi e impoveriscono tutti gli altri,
In Europa e in Italia fa la sua comparsa con la crisi del petrolio del 1974 e con “l’austerità” e il “ rigore”che si basa sulla lotta all’inflazione, con tutto quello che ne consegue. Altra causa fu il conflitto tra classe operaia e industriali, sulla ripartizione dei profitti che generò la ricorsa tra salari  e profitti e quindi l’inflazione
In Italia inizia con l’attacco alle conquiste delle lotte operaie degli anni ’70
La crisi del 2008 che perdura ancora oggi , scatenata dalle banche americane e da Wall Street, con lo scoppio della bolla speculativa dei subprime, cioè del credito dato per pagare i debiti, è molto più grave di quella del ’74
Originata .dalla volontà di mantenere o aumentare la disparità  tra una minoranza di privilegiati, l’1%,e il resto della popolazione, il 99%, che ha raggiunto i massimi storici, in questo senso è un conflitto di classe. Un conflitto distributivo della ricchezza, non più solo tra capitalisti e lavoratori sconfitti, bensì tra Occidente e Oriente, tra Nord e Sud, per la ripartizione globale di risorse naturali, redditi e capitali, col declino dell’Occidente.
Da questa crisi non si esce senza mettere in discussione il modello di sviluppo e  dei valori dominanti e l’ideologia neoliberista che vi sottende che sotto questo profilo non vede differenze sostanziali tra governi di destra o sinistra.
Basta pensare al governo laburista di Tony Blair che attuò il programma della Tatcher, o a quello socialista di Zapatero che ha attuato la Reforma Laboral in coerenza col neoliberismo.. L’unica differenza è che i governi progressisti tutelano e ampliano i diritti civili
Oggi, a differenza del ’29 e del ’74 ,da un crac in Borsa i privilegiati possono tutelarsi in tanti modi, i loro hedge fund giostrano di volta in volta tra franco svizzero e oro, (esportato in Svizzera a tonnellate dai ricchi italiani) materie prime, o la speculazione ribassista che crea guadagni per pochi. Per di più in molti paesi occidentali si possono stracciare contratti sociali impunemente, perché della coesione nazionale, chi sta in alto non ha più bisogno. Vedasi Marchionne. Il tutto si accompagna a derive plutocratiche e corporative delle democrazie liberali.
Ormai è in pieno svolgimento la guerra del dollaro contro l’euro, con gli USA che, dopo avere salvato le banche con 2000 miliardi di dollari e imposto a loro, regole, esporta la sua crisi in Europa, che ha salvato le banche con 1000 miliardi di euro, ma senza regole. Il rating degli Stati europei, di Standard & Poor o di Moodis ecc, tutte banche private, anglo-americane, che determinano a loro discrezione la credibilità degli Stati, determinandone la rovina, a loro discrezione e convenienza, sono lo strumento di questa guerra.
Ripeto. Il sistema  bancario e finanziario , responsabili della crisi, è stato salvato !
Ecco, questo è il contesto in cui si collocano le misure neo liberiste e recessive del governo prima Berlusconi e poi Monti Non è escluso che ne  richiederanno ancora altre, con tagli ancora più drastici allo Stato sociale, Sanità. Istruzione ecc. , visto che il debito pubblico continua ad aumentare e lo spread resta a livelli di guardia. Grazie alle loro misure |Si conferma che il capitalismo neoliberista crea e acuisce le crisi. Noi nella crisi ci affoghiamo. I ricchi no.  Ci si arricchiscono per l’aumento del divario dei loro  redditi e privilegi e i nostri salari e pensioni che calano
Una spirale recessiva e di impoverimento delle classi subalterne, senza fine ci dice la storia, se non si ribalta questa logica con una mobilitazione con richieste generali e unitarie dei cittadini, per i cittadini che pagano le tasse per tutti. Oltre le lotte su obiettivi sacrosanti ma parziali, particolari
..


martedì 17 gennaio 2012

Indice del libro


. .PREFAZIONE.                                                                                                    
 – Il mio, un libro destinato a non vedere la luce?                                             
       - Il filo rosso di un’esistenza                                        

1- <<LA SPIA DA UN MILIONE DI DOLLARI>>             
·        Un’operazione <<brillante >>                                
·        Dopo più di un anno dal processo                                                             
·        La logica delle scelte Montedison                                                             

2 - AMARCORD                                                                                                   
·        Le radici                                                                                                      
·        La vita a Le case                                                                                       

3- L’UNIVERSITA’. IL MIO ’68                                                                         

4- IL LAVORO AL NORD E LA MILITANZA IN LOTTA CONTINUA             
·        La Montedison dall’inizio alla fine
·        Rimini….Rimini                                                                                            

5-QUELLA BRUTTA STORIA IN COLLEFLORA                                             
       Di cosa stiamo parlando
·        Come e perché si può diventare una spia                                                    
·        I fatti ,i misfatti, gli illeciti 
·        Le mie sorti per telefono
·        Una doppia promozione…ma non per me
·        La scoperta
·        Il brevetto e i suoi autori
·        Il blitz <<Ognuno si inventa le paternità che vuole>>
·        Il tocco finale
·        Un ultimo bilancio, la ribellione e la decisione di scrivere le lettere  
·        La logica della cricca
·        A proposito di profitto, Ricerca e Capitalismo
·        Il brevetto oggi                                                                                     

         6- DI NUOVO A SCUOLA                                                                                 
         7- LE LOTTE DEI DOCENTI PRECARI NEGLI ANNI ’90                                
    I Comitati Insegnanti Precari Associazione Nazionale (CIP-AN)
·        Cari Colleghi. Comunico                                                                                                
·        Cari colleghi il mio sciopero della fame è terminato….

  8- LICENZIARE LA CASTA PADRONA E DIRIGENTE                             
·        Oltre la Chimica,hanno distrutto quasi tutte le aziende high tech
·        Lo smantellamento definitivo e senza ritorno dell’Informatica
·        L’Aeronautica Civile: hanno perso l’Airbus
·        Il brevetto rifiutato e l’Elettronica di Consumo
·        Cessioni e smembramenti di imprese high tech
·        L’Innovazione nell’industria high tech
·        Come ci sono riusciti?
·        Crescita? Innovazione?  Mentono
·        La Fiat…quale futuro?
·        A proposito di marchi, logo e del loro futuro
·        E’ la globalizzazione bellezza !
·        Una crisi diversa. Peggiore delle precedenti
·        Due parole sul capitalismo neo liberista e la crisi

·        9-VIA VIA LONTANO

·        Lascio il paese,ma quale?

·        Le anomalie dell’Italia, un paese “ da bere”                                                                                        
        
                    A     POESIE         Luna
                    B                            Senza tracce
                    C                            Onde
                    D                            Carpe diem
                    E                             Addio


         10-QUALE RIVOLUZIONE ? TANTE TEORIE…
·        Il cognitariato…                                              
       
         11- SACRIFICI <<PER IL BENE DEL PAESE >> ?VEDIAMO

         12-IN CONCLUSIONE CHE SI DEVE FARE?

         13 -NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO !
               Programma Politico Apartitico Unitario dei Cittadini

               APPENDICE
·        Quello che dicono : il modello doppia carriera
·        Lettere ufficiali e non…che pasticcio
·        Le mie proposte di ricerca; programma e sua articolazione
·        I doveri dei ricercatori…e quelli dell’Impresa?