domenica 29 gennaio 2012

Da Berlusconi a Monti: facciamo il punto


La UE ci chiede misure per la riduzione del debito pubblico e il pareggio di bilancio entro il 2013 e per la crescita produttiva. Il duo Sarkò e Angela pongono inoltre altre condizioni, . Cosa che non potevano fare perché il come raggiungere gli obiettivi è di competenza dei governi degli Stati Nazionali.
Berlusconi, un Premier non eleggibile per legge nei paesi europei, per il palese conflitto di interessi, accetta le condizioni, perché le condivide. Così facendo l’Italia viene ridotta a Paese a sovranità limitata e vara  misure di tagli allo stato sociale, per 135 miliardi di euro.
Ma il Cav è impresentabile in Europa, il duo Sarkò e Angela non lo ricevono neppure, poi ci sono i costi che le imprese del Cav  paga per lo spread,che ha portato ai massimi. Si dimette .
Napoletano esclude elezioni anticipate e impone di fatto Monti. Non agisce da garante della Costituzione, che prevede governi  dopo elezioni politiche. Per evitare la bancarotta, dice
Intanto una bancarotta italiana era ed è da escludere per l’ effetto domino, con  la liquidazione dell’euro, della UE e dello stesso mercato comune europeo.Un esito che la UE non può permettersi, pena il suicidio.
Le elezioni anticipate non avrebbero quindi comportato la  bancarotta. Cosa che del resto non è avvenuta in Spagna. Avremmo pagato un prezzo più alto di quello che ci hanno fatto pagare con i 180 miliardi di misure recessive, contro la crescita e il taglio dello Stato sociale, che non riducono il debito pubblico, che viceversa aumenta, per  gli interessi che paghiamo sui titoli di stato e per la mancata crescita.? NO.. Il costo della crisi lo avremmo potuto fare  pagare a chi non ha mai pagato
Il governo viene ratificato dal trio PDL,UDC,PD, senza alcun mandato degli elettori. Ennesimo sopruso della casta politica, eletta a “ scatola chiusa”, su liste imposte dalle segreterie.
Siamo l’unico paese europeo con un governo guidato da un premier e da un pool di economisti, non eletto dal  Parlamento dopo elezioni politiche, espressione diretta  delle banche e della finanza , che accetta e segue  le direttive che arrivano dalla UE, dal duo, conferma l’Italia come Paese a sovranità limitata , opera scelte ideologiche neoliberiste recessive e taglio dello Stato sociale, e quindi politiche, per cui non è affatto un governo tecnico, super partes , bensì politico.
Non siamo più una democrazia rappresentativa. Siamo passati da una plutocrazia delle caste corporative, eletta dal popolo, ad una plutocrazia delle caste corporative e tecnocratica, espressione diretta delle banche e della finanza, non eletta.
 La democrazia è diventata una merce sui mercati, il cui andamento ne determina le sorti, tramite il rating dettato dalle grandi banche private anglo-americane e le speculazioni finanziarie
Monti sul piano economico opera in piena continuità col Cav, che è in grado di metterlo in crisi, qualora adotti misure in contrasto con gli interessi suoi e delle corporazioni di cui tutela i privilegi
Sono passati da Forza Italia a Salva Italia a Cresci Italia : c’è continuità anche negli slogan.
Per le misure lacrime e sangue contro chi paga le tasse per tutti, agisce in fretta, con misure in perfetto stile Shok Economy, per annichilire e impedire ogni reazione della popolazione. I sindacati che dovrebbero tutelare i ceti meno abbienti non muovono un dito. Il PD è complice subalterno
Dice che per le misure ha avuto il consenso del Parlamento. Vero. E dei cittadini. Falso perché nessuno li ha consultati . Se dura fino a fine legislatura, non sono da escludere nuove misure analoghe a quelle fatte. Vedasi quello che succede in Grecia, che dopo avere adottato le misure è sull’orlo della bancarotta Lui ha recuperato la credibilità del Paese in Europa sulla nostra pelle
Quando ne prospetta di diverse iniziano i problemi. Fa marcia indietro Vedasi asta delle reti televisive, tassa sui grandi patrimoni e IMU sui beni della Chiesa, non di solo culto.
Sulle  liberalizzazioni, non a caso iniziate dal basso invece che dall’alto, senza fretta tratta con le corporazioni,rappresentate in Parlamento trasversalmente..

Le misure , fatte in gran parte di altre tasse, riduzione dei redditi  e tagli dello Stato sociale,, sono recessive, cioè comportano riduzione dei consumi, della produzione e quindi chiusura di fabbriche, cassa integrazione e licenziamenti con ulteriore riduzione dei consumi ecc , in una spirale che si auto alimenta.
Parlano di misure per la crescita . Mentono spudoratamente e i mercati lo sanno Dopo 10 anni di stagnazione siamo in una lunga recessione  La crescita non ci sarà. Chi dovrebbe garantirla? Il 95% del nostro apparato produttivo fatto da piccole fabbriche? L’assenza delle grandi imprese a tecnologia avanzata, le uniche in grado di fare innovazione competitiva, tutte distrutte o smembrate e cedute all’estero? L’auto in crisi, con Marchionne che ha smembrato la Fiat, per poterla vendere, come fece Gardini con la Montedison ? Il turismo dopo i crolli di Pompei e la criminale tragedia della Concordia, immagine dell’Italia? Non scherziamo.
In conclusione il debito pubblico aumenta perché lo spread non cala. Il pareggio di bilancio non ci sarà, a meno che non varino misure di tagli drastici della Sanità, Istruzione, Università ecc.; la crescita non ci sarà. Ci sarà la decrescita, la fuga delle imprese e dei capitali all’estero: a questo ci hanno  portato Berlusconi e Monti   
Dal permanere di Monti ne trarrà beneficio il PDL, per rilegittimarsi alla guida del Paese, cosa che il Cav ha già chiesto.  L’ UDC, per il ruolo di ago della bilancia a cui aspira alle prossime elezioni,aspettando la discesa in campo di  big, ad esempio Montezemolo,  e i trasfughi dal PDL e dal PD.
Quest’ultimo pagherà un caro prezzo elettorale. Affari suoi. Ma sulla pelle dei lavoratori, dei precari, dei pensionati, dei ceti meno abbienti Dice di averlo fatto per il bene del Paese, cioè dei cittadini, che  non  ha consultati, né lo avevano votato per fare questa sorta di “ compromesso storico” sulla loro pelle. Si conferma così la sua vocazione, sin dal dopo guerra,a fare il porta acqua gregario per i governi prima democristiani, poi “tecnici” degli anni ‘90 ora per Monti.
L’opposizione della Lega è puramente strumentale, dopo il suo appoggio al Cav fino alla fine,che ha portato il Paese sull’orlo del baratro. Dopo la sua fine, col voto sul mafioso Cosentino 
Le elezioni, la triade e Napoletano non le vogliono, perché ne hanno paura Vedasi il vergognoso pronunciamento della Corte Costituzionale, costituita per metà da ex parlamentari, contro l’abrogazione del “porcellum”, una riforma elettorale non la faranno. Allora ridare la parola ai cittadini è giusto, è necessario, per ripristinare le regole della democrazia rappresentativa.
Occorre aprire la campagna elettorale sulle richieste dei cittadini che pagano le tasse per tutti, operai, precari,  disoccupati,  pensionati, e dei ceti meno abbienti.
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